Chiudi il 2024 e inizia il 2025 con un’avventura indimenticabile!
Unisciti a noi per cinque giorni di escursioni in Valle Maira, tra paesaggi mozzafiato e delizie culinarie tipiche. Con o senza neve, le giornate saranno ricche di scoperte e divertimento!
Se la neve sarà abbondante, ti porteremo a esplorare angoli nascosti della valle con le ciaspole, lontano dai percorsi più battuti dagli sci-alpinisti.
Se invece non ci sarà neve, non preoccuparti: le escursioni “a secco” saranno comunque spettacolari, con qualche sfida in più e dislivelli emozionanti.
In ogni caso, il programma sarà adattato alle condizioni del momento, per garantirti un’esperienza al top.
Cosa ti aspetta:
- Escursioni emozionanti con le ciaspole: se c’è la neve, preparati a camminare in scenari innevati da sogno, scoprendo angoli nascosti della valle.
- Un gruppo affiatato di compagni di viaggio: condividi questa esperienza con persone che, come te, amano la natura, l’avventura e il buon cibo.
- Paesaggi mozzafiato: panorami indimenticabili ti aspettano, sia che tu stia ciaspolando sulla neve fresca, sia che stia esplorando a piedi i sentieri più belli della valle.
- Una locanda accogliente: dopo ogni escursione, ti rilasserai in una magnifica locanda che offre un’atmosfera calda e familiare, oltre a piatti tipici deliziosi.
- Cucina tradizionale di qualità: ogni sera sarà un piacere per il palato, con piatti locali che esalteranno i sapori della Valle Maira (conosci i Plin e il Bonet?)
Descrizione dell’esperienza
Day 1 – sabato 28 dicembre
Partenza in auto da Pistoia alle 6.30. Arrivo in Val Maira intorno alle 12.00.
Iniziamo l’avventura con una passeggiata per sgranchirci le gambe dopo il viaggio e regalarci un primo sguardo sulla bellezza di queste montagne.
Questo itinerario, seppur breve, ti porta in un ambiente affascinante e unico, dove già si respira l’aria pura dei 1700 metri e si apre davanti a noi un mondo senza tempo.
Partiremo da Lausetto, lungo una strada sterrata che si snoda tra distese di pascoli d’alta quota e cespugli sparsi. Non ci sono alberi ad alto fusto qui, ma solo ampie praterie e vegetazione rada: il panorama è così aperto che sembra di essere sospesi tra cielo e terra.
Camminando, attraversiamo piccole borgate che un tempo erano abitate tutto l’anno e che oggi custodiscono storie antiche e misteriose, immerse in un’atmosfera quasi surreale.
Lungo il sentiero troveremo anche una croce del 1650, in ricordo di un giovane che perse la vita qui per questioni familiari drammatiche; un luogo che invita al silenzio e alla riflessione, circondato da una bellezza semplice e autentica.
La strada ci guida fino a Grange Cervet, a 2002 metri di altitudine, dove i pascoli si aprono in un panorama a 360° da togliere il fiato.
Qui, in cima, ci prendiamo il tempo di respirare profondamente, godendoci la vista sulle distese infinite e la pace che solo questi luoghi sanno offrire.
Km giornalieri: Km 8,5 Dislivello giornaliero: 550m
Day 2 – domenica 29 dicembre
Partiamo immersi nel silenzio di un bosco spettacolare di larici, che ci guida fino a circa 1800 metri, dove la vegetazione cede il passo a vaste praterie di alta quota destinate ai pascoli estivi.
Ogni passo qui sembra riportarci indietro nel tempo: questa zona fu abitata già dai Romani, probabilmente sede di un antico presidio militare, e conserva ancora il fascino delle antiche mulattiere che collegano le borgate di Marmora.
Questa valle ha visto crescere, proprio lungo questi sentieri, una rete di scambi tra i valligiani, dando vita ai famosi Percorsi Occitani e alla Grande Traversata delle Alpi (GTA).
Una volta usciti dal bosco, ecco la nostra prima vetta: il Monte Buch, a 2110 metri, dove ci attende uno spettacolo indimenticabile.
Dai prati d’alta quota, si apre una vista straordinaria sul Monviso e sulla maestosa Rocca la Meja, incorniciati dai cieli limpidi di montagna.
Ma l’avventura non finisce qui: continuiamo con una spettacolare traversata in cresta fino alla Costa Chiggia, che si erge a 2155 metri, regalando panorami che sembrano infiniti.
E c’è anche una sorpresa preistorica! In questa zona sono state ritrovate le impronte fossili del Ticinosuchus ferox, un gigantesco rettile che passeggiava su queste terre oltre 250 milioni di anni fa, quando qui si trovava una spiaggia.
È un tuffo nel passato reso possibile grazie al lavoro del geologo Enrico Collo e del Professor Michele Piazza dell’Università di Genova.
Tra vette, storia antica e tracce di dinosauri, questa giornata sarà un viaggio a tutto tondo.
Km giornalieri: Km 8,00 Dislivello giornaliero: 650 m
Day 3 – lunedì 30 dicembre
Oggi il viaggio ci porta indietro nel tempo, in una delle zone più affascinanti e storiche dell’alta Valle Maira.
La nostra avventura comincia con l’antica mulattiera “La Scourcio” (la scorciatoia in occitano), un percorso che un tempo collegava tutte le borgate del Vallone di Unerzio, abitate tutto l’anno dagli abitanti di questa valle.
Salendo, potremo ammirare le caratteristiche borgate di Pratorotondo e Viviere, dove ogni casa e ogni strada raccontano una storia antica e affascinante.
L’itinerario si snoda in parte sulle antiche strade militari del Vallo Alpino, conducendoci fino a Prato Ciorliero, un tempo centro strategico della valle, sede del comando militare della zona.
Il fascino di queste strade e sentieri, che si addentrano nel vallone, è indescrivibile.
In assenza di neve, la salita può proseguire fino al Colle della Gardetta, dove ci attende un panorama unico sull’ampio altipiano omonimo, circondato da pascoli infiniti e montagne che sembrano sfiorare il cielo.
Questo altipiano è stato teatro di vita, scambi e attività pastorali per secoli, ed è ancora oggi un luogo di pura meraviglia.
Al rientro, potremo visitare un vero tesoro nascosto: il Museo privato dei mestieri. Con circa 1500 attrezzi e arredi originali, questo museo racconta la vita della valle com’era un tempo, mostrando come si viveva e lavorava in queste montagne, tra forni comuni, antichi mulini e strumenti di uso quotidiano.
Storie, panorami e tradizioni ci accompagneranno per tutto il giorno, in un’escursione che ci immergerà a fondo nell’anima di queste montagne.
Km giornalieri: Km 8,50 Dislivello giornaliero: 500 m
Day 4 – martedì 31 dicembre
Oggi esploreremo la Conca di Elva, un angolo unico e affascinante incastonato nell’arco alpino occidentale, dove si apre un panorama a 360° sulla pianura cuneese e le montagne imponenti che ci circondano.
Elva, conosciuta anche come Elvo in occitano, ha radici antichissime: si dice che sia stata fondata da quattro briganti in fuga, che qui trovarono riparo in questo luogo isolato e quasi irraggiungibile.
Con ben 30 borgate immerse nel silenzio delle montagne, Elva custodisce la Chiesa Parrocchiale, famosa per le opere e gli affreschi di Hans Clemer, un pittore itinerante che decorava chiese in cambio di ospitalità.
Ma non è tutto: tra la fine del ‘700 e la metà del ‘900, Elva divenne un importante centro per la produzione di parrucche, esportate in Francia, Inghilterra e persino negli Stati Uniti! Oggi è possibile visitare il Museo dei Capelli, dove ci si immerge nella storia straordinaria di questa attività artigianale.
L’escursione prosegue verso la vetta del Cugn di Goria (2385 m), una cima panoramica a forma di panettone che si colloca esattamente sullo spartiacque tra la Val Maira e la Val Varaita, vicino al Colle di Sampeyre.
Partiamo dal Colle della Cavallina e seguiamo una strada che sale dolcemente; man mano che ci eleviamo, il panorama si allarga, abbracciando la pianura cuneese, il Monviso e le cime oltre i 3000 metri delle Valli Maira e Varaita.
Raggiunta la vetta del Cugn di Goria, la vista è mozzafiato: il Monviso sembra quasi a portata di mano e le cime circostanti si stagliano maestose. Il nostro rientro sarà un anello che ci riporterà verso il Colle di Sampeyre, lungo una strada panoramica e innevata che conclude questa giornata di pura soddisfazione.
Km giornalieri: 6,8 Km Dislivello giornaliero: 450 m
Day 5 – mercoledì 1 gennaio 2025
Per iniziare il 2025 all’insegna della natura e dei panorami mozzafiato, partiremo direttamente dalla locanda per un’escursione di Capodanno che ci porterà al Colle di San Michele (1932 m) e, se l’energia post-Cenone lo permette, fino alla vetta del Monte Ciarmetta (2312 m), neve permettendo.
Questo percorso è un’esperienza unica: si snoda sulla sommità del vallone di San Michele, offrendo viste spettacolari sulle cime oltre i 3000 metri e sulla miriade di piccole borgate che costellano la conca sottostante.
Camminare qui significa anche imparare a conoscere la storia della valle. In passato, il vallone di San Michele era un importante centro per la lavorazione della canapa, un’attività che richiedeva dedizione e maestria, e che produceva tessuti di altissima qualità, essenziali per la vita di montagna.
Oggi, un percorso ad anello da Prazzo a San Michele racconta la storia di questa produzione, con resti affascinanti di vecchi mulini per la macerazione, vasche di lavaggio e antichi essiccatoi.
A Prazzo, potremo visitare il museo dedicato alla lavorazione della canapa, una testimonianza preziosa del passato artigianale della Valle Maira.
Ci concederemo un ultimo brindisi alla bellezza di questa valle prima del rientro verso casa, dove arriveremo con il cuore colmo di meraviglia e natura!
Km giornalieri: Colle San Michele 6 Km A/R – Monte Ciarmetta 9 Km A/R Dislivello giornaliero: Colle San Michele 400m – Monte Ciarmetta 780m
I costi di spostamento effettuati con i mezzi privati non sono mai compresi.
Sarà possibile però, su libera scelta dei partecipanti, condividere i posti auto dal punto di ritrovo al punto di partenza del trekking, stimati in € 190,00 per ogni auto per l’intera tratta di andata e ritorno, in base al calcolo percorrenze chilometriche ViaMichelin.
Questa stima vi consentirà di suddividere equamente le spese tra chi sarà trasportato e chi offrirà la propria auto per fare equipaggio.
NOTA: In tutte le escursioni previste nel programma, se percorse con innevamento e ciaspole, tutti i partecipanti saranno muniti di Kit APS, (Artva, Pala, e Sonda), nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza in ambente innevato, fornito dall’organizzazione per chi ne è sprovvisto.
Nel caso si verifichino condizioni meteo sfavorevoli a causa delle quali non sarà possibile uscire in escursione, proporremo esperienze alternative.
Si consiglia di portare i ramponcini (catenelle).