Terza escursione del ciclo dedicato all’orientamento outdoor. Non un vero e proprio corso di cartografia e orientamento — c’è anche quello… — ma alcune facili escursioni in cui, oltre a camminare per conoscere il territorio, si apprendono in maniera molto pratica alcuni concetti di cartografia e orientamento in ambiente naturale.
In questa escursione ci concentreremo sulla rappresentazione del territorio e del rilievo montuoso sulle carte topografiche / escursionistiche. Cercheremo di comprendere il modo in cui una mappa può darci indicazioni sulle salite e sulle discese, sulla lunghezza del nostro percorso, sui rilievi che vediamo all’orizzonte.
Lo faremo in un’area di boschi coltivati e naturali, in cui la vegetazione cambia a seconda della quota, su sentieri che in gran parte costituiscono il tracciato della Via degli dèi in questa zona, e incontrando anche resti dell’antica strada romana che da Bologna conduceva fino in Toscana, direttrice peraltro sempre attiva anche per tutto il Medioevo.
Cosa ti aspetta:
- comprendere come il territorio reale viene rappresentato sulle mappe;
- ricostruire le forme del territorio confrontando mappa e terreno;
- camminare in inverno dentro boschi di conifere sempreverdi e nella faggeta decidua;
- ammirare il panorama dal crinale di confine tra Emilia-Romagna e Toscana.
Descrizione dell’esperienza:
Camminare acquisendo maggiore consapevolezza del proprio movimento sul terreno grazie alla lettura delle mappe che ci descrivono il territorio e ci consentono di pensare e scegliere il nostro itinerario.
Dopo una prima illustrazione degli elementi fondamentali per la lettura delle mappe, partiremo dalla Località Monte di Fo’, sulla strada per il Passo della Futa e in salita raggiungeremo la località l’Apparita. Da qui entreremo in un bosco di abeti bianchi, rossi e americani che, sempre in salita, ci porterà fino al crinale, a una quota di poco superiore ai 1100 m.
I saliscendi che seguiranno saranno l’occasione per usare la mappa per comprendere il funzionamento delle curve di livello (isoipse) che ci descrivono il rilievo. Raggiunta la Croce del Monte Gazzaro, sfrutteremo la possibilità di stendere le mappe su un piano per fare il punto e valutare il tratto di itinerario che ancora ci manca. In base all’orario, potrebbe anche essere il momento del pranzo al sacco.
Ripercorso un tratto a ritroso, guarderemo ai rilievi che avremo alla nostra destra, tentando di individuarli sulla mappa. Il percorso procede ulteriormente su un sentiero dentro la faggeta, fin quando si raggiungerà il Passo della Futa, dove sorge tra l’altro un cimitero di guerra tedesco, dall’architettura suggestiva.
Ma al termine dell’escursione manca ancora un bel tratto: scendendo per una ripida strada sterrata vedremo cambiare la composizione vegetazionale del bosco ededurremo con la nostra mappa la distanza e i tempi che ci separano dalla conclusione.
Giunti alle auto, sceglieremo se tornare direttamente a casa o fermarci al bar del Camping per una bevanda calda o una merenda.
Informazioni importanti
I costi di spostamento effettuati con i mezzi privati non sono mai compresi.
Sarà possibile però, su libera scelta dei partecipanti, condividere i posti auto e i costi dal punto di ritrovo al punto di partenza del trekking, stimati in € 19,00 per auto per l’intera tratta di andata e ritorno comprensivi di pedaggio, in base al calcolo percorrenze chilometriche ViaMichelin.
Ritorno alle auto ore 16.30 circa