Della dorsale ad ovest di Siena, racchiusa tra l’Alta Val d’Elsa e le antiche piane lacustri di Pian del Lago, denominata Montagnola Senese, percorreremo la parte orientale, tra siti etruschi, antichi eremi ricchi di storia, castelli, grotte e inghiottitoi racchiusi da una folta vegetazione a prevalenza di querce e specie sclerofille. Per le sue ricchezze e peculiarità, nonché per le sue fragilità e emergenze, l’intera Montagnola è divenuta dal 2015 Zona Speciale di Conservazione, area protetta secondo la Direttiva Habitat 92/43.
Cosa ti aspetta:
- Il borgo di origine etrusca di Toiano e il suo Palazzaccio.
- Un susseguirsi di quercete, tra lecci, cerri e farnie nella “Selva del Lago”.
- Il fascino dei fenomeni carsici tra magnifici eremi e cammini storici.
- La storia della Montagnola Senese e della sua rilevanza nei secoli.
Descrizione dell’esperienza:
Lasciato il parcheggio a Volte Basse inizieremo il nostro cammino lungo un sentiero spartiacque tra la fitta e ricca vegetazione boschiva delle pendici della Montagnola Senese e le zone agrarie sorte lì dove tutt’attorno si estendevano piane lacustri di Rosia.
Presto ci imbatteremo nel piccolo borgo di Toiano, noto per il suo Palazzaccio, raffigurato nell’affresco “Effetti del Buon Governo” di Ambrogio Lorenzetti che ne testimonia l’importanza rivestita in epoca medioevale. Il toponimo del borgo è di probabile origine etrusca e, in effetti, nelle sue prossimità è segnalata una necropoli che certamente proveremo a individuare.
Attraversato il piccolo borgo e lasciata alle spalle la signorile villa De’ Vecchi – Chigi, percorreremo un breve tratto su asfalto prima di inoltrarci nella “selva di Siena” e trovare alla nostra sinistra il Fosso Arnano, che con i suoi 11 km verso il fiume Merse rappresenta una delle maggiori testimonianze del ricco bacino idrico della zona e di quell’incredibile lavoro di bonifica che nei secoli hanno subito le piane circostanti.
Il cammino ci condurrà al bellissimo Eremo di San Leonardo al Lago, luogo che, nel nome, oltre a dedicarsi all’eremita San Leonardo di Noblac, richiama quel lago che fino alla seconda metà del ‘700 ricopriva la piana circostante. L’antico eremo, certamente attestato dall’inizio del XII secolo, è probabilmente sorto su un sito antecedente all’anno Mille e racchiude in sé molta storia, legata principalmente alla fondazione dell’Ordine di Sant’Agostino. Il Beato Agostino Novello vi visse gli ultimi anni di vita e questo contribuì alla fama del luogo e a renderlo importante meta di pellegrinaggio.
Qui ci prenderemo il tempo per godere del luogo e di un po’ di convivialità durante la nostra pausa pranzo.
Ripartiti dall’eremo di San Leonardo, con una breve deviazione dal nostro percorso e facendoci un po’ di spazio tra la vegetazione, potremo ammirare l’omonimo inghiottitoio, uno tra i più rilevanti fenomeni carsici dei tanti che la Montagnola Senese offre.
Seguendo un tratto di Via Francigena giungeremo alla tappa successiva, l’ingresso del Canale del Granduca e della stele, chiamata la Piramide, fatta erigere dal Granduca Leopoldo a memoria dell’opera di bonifica di Pian del lago e degli sforzi sostenuti dagli uomini per tale impresa. Dell’imponente sistema di canalizzazioni della zona, questo è sicuramente il più rappresentativo per realizzazione ingegneristica e per la sua particolare storia di memoria e oblio che non mancheremo di ricordare.
Il nostro peregrinare ci condurrà poi alle Grotte dell’Eremita, altro luogo in cui il calcare ci regalerà grandi suggestioni e, infine, all’Eremo di San Salvatore di Lecceto, fondato a cavallo del XII secolo da un gruppo di eremiti che abitavano gli antri della zona. La comunità lì insediatasi è all’origine dell’Ordine degli Eremitani di S.Agostino e il complesso ha ricoperto grande rilevanza spirituale nei secoli, ospitando vari personaggi, tra cui Santa Caterina da Siena.
Prima di tornare alle auto, con una piccola deviazione, se vorremo potremo scovare qualche altro interessante fenomeno carsico, come la Buca delle Fate di Lecceto.
Informazioni importanti:
I costi di spostamento effettuati con i mezzi privati non sono mai compresi.
Sarà possibile però, su libera scelta dei partecipanti, condividere i posti auto e i costi dal punto di ritrovo al punto di partenza del trekking, stimati in € 12,00 per l’intera tratta di andata e ritorno, in base al calcolo percorrenze chilometriche ViaMichelin.
Ritorno alle auto ore 16.30 circa.