Fantastico trekking sulle Alpi Liguri di 5 giorni e 4 notti in Rifugio in mezza pensione!
Il trekking del Marguareis, è senza dubbio un percorso di particolare interesse dal punto di vista geologico.
Sono ben quattro le valli che vengono toccate: la valle Pesio, la valle Ellero, la val Corsaglia e l’Alta Val Tanaro.
Ci troviamo in un ambiente carsico di straordinaria bellezza, dove l’erosione dovuta all’azione dell’acqua, ha creato fenomeni di carsismo regalandoci molte doline e un’infinità di grotte.
Così si alternano paesaggi differenti, a seconda delle quote e dei versanti, rendendo questo trekking davvero unico!
Highlights:
- Valle Pesio: una valle verdeggiante e incantata, dominata da boschi di faggi e abeti. Qui il protagonista è il Parco Naturale del Marguareis, con sentieri ben segnalati e adatti a tutti i livelli. Le cascate e le sorgenti sono ovunque, creando un’atmosfera rilassante.
- Valle Ellero: una valle selvaggia e poco frequentata, ideale per chi cerca tranquillità e panorami montani unici La valle è famosa per le sue praterie alpine e per il Monte Mongioie, che domina il paesaggio.
- Val Corsaglia: una valle dal fascino misterioso, famosa per le sue grotte e le leggende che le circondano. Qui la natura è più aspra, con boschi fitti e torrenti cristallini.
- Alta Val Tanaro: un mix perfetto di natura, storia e cultura. Questa valle è un paradiso per gli escursionisti, con itinerari che attraversano antichi borghi e prati alpini.
Descrizione dell’esperienza
Day 1 – mercoledì 2 Lugio – Pian delle Gorre – Rifugio Garelli
Partendo in auto da Pistoia arriviamo alla Certosa di Cesio (CN) intorno alle 11.00 e cominciamo subito il nostro trekking ad anello intorno alle cime più elevate delle Alpi Liguri!
Qui, passo dopo passo, seguiremo gli antichi sentieri, un tempo percorsi dai pastori.
Scopriremo alcune delle tracce che hanno lasciato sul territorio, ad esempio i tratturi, originati dal passaggio e dal calpestio delle greggi e degli armenti, che venivano percorsi durante la transumanza.
Ci immergeremo nella freschissima foresta di Abete Bianco, Abies alba, in Valle Pesio, al Pian delle Gorre.
E impareremo come distinguere questo abete, da un suo simile, Picea abies, o più familiarmente Abete Rosso.
Durante la lenta salita potremo osservare anche la famosissima parete Nord dello Scarason restata per molto tempo inviolata. Considerata tutt’oggi una parete pericolosa a casa della sua roccia friabile.
Arriviamo infine al Rifugio Garelli (1966 m) è il rifugio più grande dell’intero trekking, di recente ristrutturazione, collocato in uno spettacolare scenario di fronte alla parete Nord del Marguareis.
Per i più curiosi, nei pressi del Rifugio è presente anche un Giardino Botanico curato dall’Ente Parco che ospita endemismi e specie botaniche particolari!
Km giornalieri: 5 Km Dislivello giornaliero: 950 m
Day 2 – giovedì 3 luglio – Rifugio Garelli – Rifugio Mondovì
E’ una tappa di ampio respiro, meritata dopo la la salita al rifugio Garelli del giorno prima!
Dal Rifugio Garelli si sale a Porta Sestrera (2228 m) seguendo un valloncello misto di prati e rocce.
Lasciamo la Valle Pesio e si prosegue scendendo in Valle Ellero sino ad arrivare nel Vallone del Biecai, dove scorgiamo l’omonimo lago, interessante esempio di lago carsico.
Lago Biecai è un toponimo di origine gallica, riconducibile al significato di dolina.
E’ uno specchio d’acqua “fantasma” che compare e scompare con le stagioni. In primavera si materializza, ma in estate svanisce nel nulla. La sua magia, tuttavia, ha una spiegazione semplice: la morfologia carsica del luogo.
E dopo aver ammirato queste rocce risalenti all’Eocene, ci avviamo verso il Rifugio Mondovì (1766 m) dove potremo rifocillarci e fare una bella dormita per affrontare al meglio la terza tappa.
Km giornalieri: 5 Km Dislivello giornaliero: 300 m
Day 3 – venerdì 4 luglio – Rifugio Mondovì – Rifugio Mongioie
Le rocce e i fenomeni morfologici di origine carsica saranno i protagonisti di questa tappa insieme ad inghiottitoi e campi solcati alternati a praterie: un insieme di panorami decisamente particolare!
Dal Rifugio Mondovì, si risale la Valle Ellero con percorso dolce fino al Passo delle Saline (2177 m).
Lasciandosi a destra la Cima delle Saline, si scende verso il Rifugio Ciarlo Bossi oltrepassando il Gias delle Saline (1900 m) e successivamente alla località Tetti delle Donzelle (1516 m).
Superata la panoramica Colla di Carnino (1594 m) arriviamo al Ponte Tibetano, un ponte sospeso, a dire il vero un po’ sfortunato: fu distrutto da una valanga nel 2016 e fu ricostruito. Dopo soli 4 anni è stato nuovamente abbattuto, questa volta dall’alluvione dell’ottobre 2020. Purtroppo non è prevista la sua ricostruzione a breve, soprattutto per il rischio incombente di frane.
Siamo giunti al termine della terza tappa e ci avviamo verso Pian Rosso (1550 m) per raggiungere il nostro Rifugio Mongioie.
Km giornalieri: 11,5 Km Dislivello giornaliero: 650 m
Day 4 – sabato 5 luglio – Rifugio Mongioie – Rifugio Don Barbera
Dal Rifugio Mongioie, percorsoil tratto sino alla località Tetti delle Donzelle, scendiamo a Carnino Inferiore e proseguiamo sino a Carnino Superiore (1397 m).
Caratteristica di questa zona è la presenza di case costruite con l’impiego di terra argillosa e pietra, dotate di piccoli terrazzi.
Alcuni edifici hanno tetti con lose, lastre di pietra grigia, e balconi di legno realizzati secondo un’usanza tipicamente alpina.
Proseguiamo in nostro trekking risalendo il vallone di Carnino per giungere alla Gola della Chiusetta quindi alla Sella di Carnino fino al Vallone dei Maestri (1913 m).
Dopo un ultimo vallone arriviamo al Colle dei Signori e quindi al nostro quarto Rifugio, il Don Barbera (2079 m)
Km giornalieri: 11 Km Dislivello giornaliero: 880 m
Day 5 – domenica 6 luglio – Rifugio Don Barbera – Pian delle Gorre
Eccoci arrivati all’ultima tappa: dal Rif. Don Barbera, passando nei pressi della Capanna Morgantini, scendiamo nella Conca delle Carsene sino al Gias dell’Ortica (1855 m), si risale quindi con poco dislivello in direzione est sino al Passo del Duca (1989 m) e riprendiamo la discesa con ampi tornanti sino al Gias degli Arpi (1460 m).
ll trek volge al termine e affrontiamo così l’ultima discesa nel meraviglioso bosco di abeti bianchi ci riporta al Pian delle Gorre (1000 m)
Nel caso fossero attive le cascate del Pis del Pesio faremo una piccola deviazione per ammirare questo fenomeno carsico di straordinaria bellezza, dovuto alle acque che si raccolgono qui per lo scioglimento della neve e per le piogge. L’acqua penetra nelle cavità rocciose alimentando condotte e laghi sotterranei, che in primavera danno origine a splendide cascate tra cui il celebre Pis del Pesio.
Ci spiacerà lasciare questi posti! Ma porteremo con noi il ricordo di questo ambiente unico, ancora selvaggio, con le sue storie perse nel tempo. Un’esperienza indimenticabile nella bellezza delle Alpi Liguri!
Km giornalieri: 19 Km Dislivello giornaliero: 500 m
Informazioni importanti
I costi di spostamento effettuati con i mezzi privati non sono mai compresi.
Sarà possibile però, su libera scelta dei partecipanti, condividere i posti auto e i costi dal punto di ritrovo al punto di partenza del trekking, stimati in € 40,00 per l’intera tratta di andata e ritorno, in base al calcolo percorrenze chilometriche ViaMichelin.