Il vicino borgo di Fornovolasco era noto come antico sito estrattivo per il ferro, e nei suoi pressi è presente la cosiddetta Grotta del Vento, anticamente utilizzata come luogo di refrigerio dai locali e dai cavatori/minatori. La grotta, per la sua disposizione obliqua e per la lunghezza della colonna d’aria che contiene (circa 800 m) offre un fenomeno particolare e inverso fra estate e inverno. L’aria della colonna, più fredda dell’aria esterna d’estate, ma più calda dell’aria esterna d’inverno, crea una forte turbolenza: d’estate verso il basso e d’inverno verso l’alto. Quando invece non è presente differenza di temperatura fra aria esterna e interna, cessano ogni tipo di turbolenza o di richiamo d’aria: da qui l’origine del suo nome.

Una escursione appagante che dapprima in faggeta ci porterà in cresta per poi giungere all’arco e, chissà, magari camminarci sopra. da Qui avremo panorami sconfinati sul mare e le Apuane, sempre sul crinale raggiungeremo uno dei più bei punti di osservazione sulla regina: la Pania della Croce.